Se ricerchiamo, su Wikipedia Italia, Montecarlo, spunta Montecarlo, comune italiano in provincia di Lucca. Infatti anche in Italia, come vediamo c’è una Montecarlo, scritta però tutto attaccato senza trattino.
Da una rapida ricerca impariamo che si tratta di un borgo con poco più di 4.000 abitanti, che si chiamava anticamente Vivinaia e che ha cambiato nome, anche lui, in onore di un re Carlo (in questo caso parliamo di di Carlo IV di Lussemburgo). Questo succedeva nel 1331, in pieno Medioevo, quando il territorio dove si trovava Vivinaia era terra contesa fra Firenze, Lucca e Pisa.
Per arrivarci, da Monte-Carlo, si devono fare quasi 350 chilometri, uscire dalla autostrada ad Altopascio, e proseguire in strade minori. Il paesaggio per un certo periodo non è molto attraente, come di solito è la Toscana, per la vasta presenza di piccole aziende, capannoni, fabbricati industriali.
Poi tutto cambia quando si arriva ad imboccare la strada dell’Olio e del Vino. Si arriva infine nel borgo antico sovrastato da un imponente castello, la fortezza del Cerruglio.
Da quelle parti si fa anche un vino, il Montecarlo DOC, sia bianco che rosso.
Il rosso si fa con Sangiovese, vitigno principale, combinato anche con con Merlot e o Shiraz.
Il bianco ha come vitigno principale il Trebbiano toscano, in abbinamento con Roussanne, Semillon, Pinot bianco, Pinot grigio.
Avete letto bene, vitigni toscani con vitigni francesi: questa è la particolarità dei vini di Montecarlo (Toscana).
Nella seconda metà dell’Ottocento un viticoltore locale andò in Francia, fece un lungo giro ed importò le piantine dei vitigni francesi, cento anni prima dei “supertuscan”.
La cartina da www.quattrocalici.it