Unire gli expat italiani: una priorità di Alter Italia
Il Convegno “Italia Eterna”, promosso da Mauro Marabini nel quadro delle attività di Alter Italia, ha concluso i lavori domenica 18 settembre.
I relatori, arrivati a Mentone (al Palace des Ambassadeurs dove si è svolto il Convegno) da diversi Paesi europei e dagli Stati Uniti, , hanno aggiunto preziosi pezzi ad un puzzle di idee, attività, riviste, libri e siti che hanno un denominatore comune: fare conoscere e amare l’Italia fuori dai confini nazionali.
In questo contesto, gli expat, termine anglo-sassone che non significa “emigrato”, ma “espatriato”, “residente all’estero”. Ed è ciò che sono questi uomini e donne che hanno scelto il mondo come luogo in cui vivere e lavorare, ma che si portano dentro l’Italie ed i suoi valori culturali impareggiabili, facendoli amare anche da coloro che incrociano la loro strada.
Per loro il tragitto dalla Madre Patria al Paese estero è un viaggio mirato verso una meta definita, la permanenza all’estero è un modo di diffondere le bellezze e l’importanza dell’Italia.
Tutto questo è stato ben sottolineato nelle varie conferenze e interventi che il Convegno ha ospitato.
Mauro Marabini ha fatto una panoramica della grandeur culturale dell’Italia che non è di oggi, ma ben di prima: è cominciata con l’epoca romana, un periodo in cui gli antenati degli Italiani di oggi hanno costruito strade, ponti e viadotti dai Pontus Euxinus (il Mar Nero), all’Albione (Regno Unito di oggi), passando per i vari Paesi europei. Una supremazia culturale che inizia già allora, con la lingua, i costumi e le costruzioni e continua oggi con la gastronomia, il design, l’industria, lo sport, il cinema e chi ne ha più ne metta.
Marabini ha spiegato anche che il patriottismo, “sonnolente” in patria, diventa forte e vivo quando si vive all’estero. E come potrebbe essere diversamente?
Ascoltando la conferenza di Padre Jean-Robert Armogathe, direttore della rivista Communio e fondatore dell’Académie Catholique de France, ci rendiamo conto anche dell’influenza politica che hanno avuto in Francia dei personaggi italiani notevoli come Mazarino o Caterina de’ Medici.
Andrew Cotto, autore pluripremiato e giornalista di New York Times, ha spiegato la gastronomia italiana e l’importanza che ha negli Stati Uniti, dove lui è nato da genitori italiani. Così come Josephine Maietta, presidente della Association of Italian American Educators (AIAE) che ha parlato del grande ruolo che ha l’insegnamento della lingua italiana negli Stati Uniti.
Sulla stessa lunghezza d’onda sono stati anche Mons. Salvatore Cordileone, arcivescovo di San Francisco e italo-americano di seconda generazione, che ha parlato di cosa vuol dire avere radici italiche negli Stati Uniti.
Sempre dagli USA è arrivata anche la scrittrice italo-americana Elizabeth Bettina Nicolosi che ha condiviso la sua scoperta di un campo di concentramento anomalo, situato in un paesino della Campania (chiamato Campagna, vicino ad Eboli), durante la seconda guerra mondiale, in cui i prigionieri ebrei erano trattati umanamente grazie al popolo italiano.
Da Londra ha partecipato Francesco Ragni, direttore della rivista Londra, Italia, che ha descritto la vita degli italiani che vivono e lavorano in Gran Bretagna.
L’Italia è stata rappresentata da due esperti in materia di espatriati: Delfina Licata, curatrice del Rapporto degli Italiani nel Mondo, edito dalla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana (nonché autrice del libro “L’Italia e i figli del vento”, Donzelli Editore) e da Giovanni Bocco, giornalista del TG1 e scrittore, autore dello straordinario libro “Il Manoscritto di Italicus”, Rubettino Editore.
Il Convegno è stato moderato da Armando Torno, editorialista di Sole 24Ore e Corriere della Sera.
La stampa internazionale era ben presente, proveniente da 18 Paesi.
Anche la parte conviviale del Convegno è stata un inno all’Italia, con una cena di gala intitolata “Viaggio in Italia”, dove ad ogni piatto è stato abbinato il vino giusto, spiegato dalla sommelier Laura Marsotto di Monte-Carlo.
L’ultimo giorno del Convegno è stato dedicato al turismo ed alla vista del villaggio medievale di Dolceacqua, in Italia, vicino al confine francese.
È stata annunciata anche la presenza della stampa italiana all’estero in uno stand comune che sarà presente al Salon du Livre Spirituel des Rivieras a Mentone, il 15 e 16 ottobre 2022.
Mauro Marabini ha concluso i lavori annunciando la creazione di una piattaforma che sarà usata da questo network che si sta formando tra le varie realtà italiche, per dare ancora più significato all’italicità e rinnovando l’invito ai presenti di partecipare al prossimo Convegno che avrà luogo nel 2023 sempre a Mentone.